donne, uomini e vecchiaia

Nei discorsi da bar o da mensa, spesso ci si imbatte in frasi del tipo: "gli uomini invecchiando piacciono anche di piu' al gentil sesso", oppure: "le donne dopo la trentina, subiscono un declino che le rende non piu' desiderabili"... ovviamente il modo di esprimere questi concetti puo' colorarsi di poesia o di profonda trivialità, lasciando pero' intatto il contenuto del pensiero.
Per confermare o smentire queste frasi occorrerebbe condurre delle ricerche approfondite su campioni attendibili di popolazione, ma non sarebbe sufficiente. Occorrerebbe poi analizzare il desiderio di uomini e donne, conoscere come il corpo entra in relazione con la vecchiaia a livello culturale e geografico, condurre delle ricerche di estetica (filosoficamente parlando). Un'impresa titanica, immagino. Se anche si riuscisse nell'intento, be' quelle frasi sopra menzionate continuerebbero a circolare con convinzione.

La mia personale opinione è che, vivendo in un mondo profondamente maschilista, la disparità di genere e' viva e vegeta pure nella vecchiaia e nella rugosità e flaccidità dei corpi. Un uomo un po' floscio, brizzolato, con rughe e macchie della pelle, puo' comunque far pensare all'esperienza, alla maturità, alla saggezza, puo' creare desideri e aspettative, specialemnte se l'uomo in questione riveste un ruolo importante e/o prestigioso (un medico, un professionista, un avvocato, un architetto...). Una donna? cosa si pensa di una donna con i capelli tinti, la pelle non piu' lucente, il doppio mento, il seno cascante e le natiche tirate dalla forza di gravità? Guarda caso si prova spesso un sentimento di fastidio, sintetizzabile al bar con frasi del tipo: "da giovane deve essere stata scopabile, va adesso com'e' conciata".  Immagino che gia' il fatto di essere donna comporti una buona dose di stress in piu', rispetto al sesso opposto, se ci aggiungiamo l'ansia della vecchiaia, intesa come preoccupazione di non essere piu' desiderate, guardate, immaginate... be', si fa fatica a mostrarsi in pubblico senza mascherare se stesse con uno dei ruoli o vestiti di scena consentiti: abbronzatura, intimo anti-gravità, colori ringiovanenti, tinture di capelli miracolose, creme anti rughe, e pure sempre piu' interventi di chirurgia estetica e botulino.

E' un peccato (non nel senso cattolico di peccato, pero'!).

Il corpo cambia di continuo, si sa. Essere giovani non e' di per se un pregio o un valore, ne' per donne ne' per uomini. Le ragazzine o le donne giovani non sono necessariamente piu' desiderate e desiderabili di quelle piu' mature. Occorrerebbe forse lasciare libere le donne di invecchiare.

A me la pelle non piu' liscia e lucida, secca, di molte donne quarantenni piace, decisamente piu' di quella liscia e tesa dei ventanni. I capelli grigi non mi fanno orrore, anzi mi capita ogni tanto di intravedere donne che non si tingono e le preferisco alle tinture standar, ai colpi di sole o ad altri escamotage contemporanei. La consistenza stessa della carne cambia. E cambia pure l'animo di una donna che, se non si fa abbattere o schiacciare dal fantasma sociale della vecchiaia, spesso riluce e brilla per spirito e professionalità. Ebbene si, esiste un mondo di quarantenni e cinquantenni donne professionalmente e umanamente affermate, con alta autostima, e capaci in cio' che dicono e fanno. E spesso sono desiderabili, perche' mostrano di saper accettare se stesse e il proprio corpo in evoluzione.

Qui sotto un Branduardi maturo da' il meglio di se (visto che poi ultimamente e' decisamente inascoltabile). In questo video poi si mostra per quel geniaccio snob che e' sempre stato


qui per ascoltare la canzone originale

La donna della sera by Angelo Branduardi on Grooveshark

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